Visita Ortottica e Oftalmologia Pediatrica

L’ortottica è un ramo dell’oftalmologia che tratta i deficit muscolari, innervazionali e sensoriali che colpiscono l’apparato visivo. Le tecniche dell’ortottica comprendono: la misura delle ampiezze fusionali, dell’acuità visiva, della convergenza, della stereopsi, della diagnosi dei disturbi oculomotori, della misura dell’angolo di strabismo e la valutazione dei rapporti binoculari.

Questi esami ortottici sono eseguiti dall’ortottista che identifica le anomalie della visione binoculare come lo strabismo, l’ambliopia, e la paralisi oculare.  L’ortottista collabora con l’oculista nella terapia ottica, ortottica, farmacologica e chirurgica rivolte principalmente a pazienti in età pediatrica, ma anche a pazienti adulti i cui disturbi in genere inducono alla diplopia.

L’Ortottica è una branca molto importante dell’oculistica e mira a diagnosticare la presenza di anomalie a carico dell’apparato neuromuscolare dell’occhio e le alterazioni che ne potrebbero derivare.

Le possibili anomalie dell’apparato neuromuscolare dell’occhio sono alterazioni dei muscoli oculari oppure deficit dei nervi che li comandano. Da queste alterazioni derivano problematiche visive come strabismo, visione doppia, ambliopia, confusione, anisometropia, paralisi oculari, ecc).

La visita ortottica dura meno di mezz’ora e consiste nella misurazione dell’acuità visiva e la valutazione della motilità oculare, ovvero dei movimenti che permettono agli occhi una visione unitaria, del senso della tridimensionalità, della convergenza e dell’accomodazione.